Debiti contributivi nell’assicurazione sanitaria pubblica (GKV)
A quanto ammonta il mio contributo per l’assicurazione sanitaria pubblica?
La somma da dover pagare mensilmente all’assicurazione viene calcolata in base al reddito della persona assicurata.
Chi paga il contributo alla mia assicurazione sanitaria?
Per i dipendenti il contributo viene pagato per metà dal datore di lavoro; viene detratto automaticamente dalla paga lorda e versato alla cassa malattia.
I membri con assicurazione su base volontaria devono pagarsi da soli l’importo dovuto versandolo mensilmente alla propria assicurazione sanitaria.
Che cosa succede se non pago il mio contributo?
Per ogni mese iniziato di pagamento ritardato si deve pagare un supplemento di mora pari all’ 1 % della somma in arretrato.
Se avete un arretrato di 2 contributi mensili e non pagate nonostante sollecito, è sospeso il diritto alle prestazioni dell’assicurazione sanitaria. Ciò significa che Voi ricevete prestazioni della cassa malattia soltanto in casi di malattia acuta o di dolori o gravidanza e maternità.
I Vostri familiari assicurati con Voi, invece, continuano a godere la completa tutela assicurativa. Ottenete di nuovo tutte le prestazioni dell’assicurazione sanitaria, se
- percepite prestazioni secondo il Codice Sociale libro II (SGB II) o SGB XII,
- avete pagato gli arretrati,
- avete stipulato con la cassa malattia un accordo sul pagamento a rate o
- è stato aperto un procedimento fallimentare.
Una disdetta dell’assicurazione sanitaria non è più possibile a causa dell‘obbligo, previsto dalla legge, di avere l’assicurazione sanitaria!
La cassa malattia cercherà (ad es. tramite il pignoramento del Vostro salario o conto bancario) di riscuotere i contributi in via coattiva.
Le casse mutue hanno inoltre la possibilità di compensare le loro rivendicazioni per i contributi facendo dei tagli sulle prestazioni dovute alla persona assicurata o attingendo altre prestazioni sociali come, ad esempio, una pensione.
Che cosa posso fare per liberarmi dai miei debiti contributivi?
Le rivendicazioni per contributi sono sottoposte al termine di prescrizione e cadono in prescrizione dopo 4 anni dalla scadenza dell’anno solare in cui dette rivendicazioni diventano esigibili. In questo contesto dovete comunque fare particolare attenzione alla sospensione dei termini e al nuovo inizio dei periodi di prescrizione.
In caso di pagamenti parziali, è opportuno concordare o indicare con ogni singolo pagamento che il pagamento deve essere computato al contributo stesso e non ai supplementi di mora o ad altri costi accessori.
Esistono alcune possibilità che possono essere contrattate con le assicurazioni sanitarie. Ne fanno parte:
-
Proroga/dilazione
Presupposto: la riscossione immediata dei contributi comporta notevoli disagi per la persona assicurata e la rivendicazione non viene messa a repentaglio mediante la proroga.
Conseguenza: la scadenza dei contributi da pagare viene posticipata. -
Condono/sospensione
Presupposto: quando è ovvio che la riscossione non avrà successo o quando i costi della riscossione sono sproporzionati rispetto all’ammontare della rivendicazione.
Conseguenza: la cassa malattia smette di seguire la rivendicazione. Tuttavia è possibile in qualsiasi momento che la cassa malattia faccia valere nuovamente la propria rivendicazione. -
Esonero/esonero parziale
Presupposto: la riscossione di contributi comporta, a seconda del caso, un particolare disagio
Conseguenza: la cassa malattia rinuncia alle rivendicazioni per gli arretrati dei contributi. -
Transazione (amichevole)
Presupposto: la transazione deve essere economica e conveniente per l’assicurazione sanitaria.
Conseguenza: la cassa malattia e la persona assicurata possono concordare un’intesa individuale sul come procedere con le rivendicazioni per gli arretrati dei contributi.
Le persone assicurate su base volontaria hanno inoltre la possibilità di far correggere la loro classificazione per la tariffa contributiva fino a 12 mesi con effetto retroattivo. A tale scopo è sufficiente dimostrare di avere un reddito più basso, presentando, ad es. la dichiarazione definitiva sull’imposta del reddito.
Il procedimento per l’insolvenza del consumatore offre la possibilità di liberarsi dai debiti contributivi non versati?
Il procedimento per l’insolvenza del consumatore, con la liberazione dal debito residuo, offre in linea di principio la possibilità di liberarsi dai debiti contributivi. Si deve però fare attenzione al fatto che le assicurazioni sanitarie, anche durante un procedimento d’insolvenza, hanno la possibilità di computare o compensare le loro rivendicazioni.
Debiti contributivi nell’assicurazione sanitaria privata (PKV)
Quanto è alto il mio contributo per la cassa malattia privata?
L’ammontare del contributo si basa sul rischio individuale, sull’età e sulla scelta della tariffa, indipendentemente dal Vostro reddito. Il rapporto assicurativo viene stipulato mediante contratto.
Chi paga i premi (contributo) alla mia assicurazione sanitaria?
Nell’ambito dell’assicurazione privata (PKV) ogni membro è personalmente responsabile per il pagamento del premio dovuto alla società assicuratrice.
Che cosa succede se non pago i miei premi?
Per ogni mese iniziato di arretrato viene creato un supplemento di mora pari all’ 1 % di arretrato sul premio.
Se avete un arretrato di 2 premi mensili e se la società assicuratrice Vi ha sollecitato per la seconda volta, potrete essere classificati/e sotto la cosiddetta “tariffa di emergenza”. Questo significa che Voi potete avvalerVi delle prestazioni dell’assicurazione sanitaria privata soltanto in maniera limitata. La tariffa di emergenza non si applica se tutti gli arretrati delle rivendicazioni e tutti i supplementi di mora sono stati pagati, oppure se Voi ricevete prestazioni secondo il Codice Sociale tedesco SGB II o SGB XII. Inoltre la tariffa di emergenza non è più valida se concordate il pagamento a rate con la società assicuratrice.
Che cosa posso fare per liberarmi dai miei debiti contributivi?
Per essere di nuovo liberi da debiti dovuti a contributi non pagati, dovete trovare un accordo con la Vostra società assicuratrice. Qui si possono prendere in considerazione tutte le possibilità d’intervento, da accordi sul pagamento a rate, a proroghe e rimessioni fino a esoneri (parzia-li).
In alcuni casi vale la pena cambiare verso la tariffa standard o base offerta dalle assicurazioni sanitarie private.
In questo caso, tuttavia, non è possibile una compensazione dei premi dovuti con le rivendicazioni per il rimborso dei costi da parte della persona assicurata.
I debiti contributivi all’interno dell’assicurazione sanitaria privata, in linea di massima, possono essere liberati dal debito residuo, in modo che anche il procedimento d’insolvenza per il consumatore offra la possibilità di liberarsi dai debiti dovuti a contributi non pagati.
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